Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.

The Lost Dinosaurs - Recensione

18/07/2013 | Recensioni |
The Lost Dinosaurs - Recensione

I nostalgici di Jurassic Park, saranno sicuramente incuriositi da questo “The Lost Dinosaurs” che si presenta come una sorta di Clover Field o The Bay versione dinosauri.

L'esordio al lungometraggio del documentarista Sid Bennett, porta sullo schermo tutta la sua esperienza sul campo in fatto di ripresa con qualsiasi tipo di telecamera,  per raccontare la storia di un gruppo di ricercatori che, trovatosi tra la giungla più fitta del Congo, incontra gli ultimi dinosauri rimasti.

Ben presto il tutto si trasforma in un survival movie girato in found footage (materiale video ritrovato, fintamente reale, che si monta come se fosse un film) come mille altre pellicole di questi tempi hanno mostrato. Dopo streghe, spiriti, pesci assassini dell'ultimo "The Bay",  ecco arrivare i dinosauri.

Fin da subito si capisce che il regista ha sbagliato a voler far passare il tutto come qualcosa di realmente accaduto.  Già alla prima apparizione preistorica degli pterodattili , si nota come siano stati aggiunti con la computer grafica (alla faccia del “Nessuna immagine è stata modificata” sui titoli di testo!), rendendo difficile assumere i fatti come credibili o pseudo reali. E l’inadeguatezza delle dichiarazioni iniziali (“Quel che vedrete è ciò che è realmente accaduto”) trova sempre più  conferma man mano che la il racconto prosegue.

La storia, infatti,  non ha né capo né coda e la regia, se inizialmente può sembrare interessante, si trasforma ben presto in caotica e fastidiosa per gli occhi. Molte riprese sono in soggettiva o semi soggettiva, a volte attaccate agli zaini altri sul collo di un cucciolo di lesotosauro, trasformato in un cane da compagnia, poco credibile.

Per cercare di dare profondità ad una storia che si snoda tra fughe, urli, cadute in acqua,  remate lungo il fiume ed un villain prevedibilissimo e  pericoloso quanto una formica, Bennett introduce l'inevitabile quanto scontato rapporto turbolento tra padre e figlio, che sfocia nel nulla più assoluto.

Certo la pellicola si segue, per chi ama i dinosauri è bello vedere certe riproduzioni anche ben fatte per questo low budget movie, ma le situazioni sono così inverosimili che iniziare un’ opera insistendo sul fatto che ciò che vedremo è tutto reale, ci sembra davvero esagerato.

Sid Bennett ha troppe pretese, cerca di fare le cose in grande, ritrovandosi tra le mani un film mediocre, con un finale inutilmente aperto, per un seguito che non troverà mai la luce.

Sara Prian

 


Facebook  Twitter  Invia ad un amico  Condividi su OK Notizie 
 

Notizie in evidenza

Collabora con Voto 10
Seguici su Facebook Seguici su Google Plus Seguici su Twitter
Seguici su YouTube Registrati alla nostra Community Abbonati al nostro feed rss

I CINEMA DELLA TUA PROVINCIA

Advertising   Chi siamo   Collabora con Noi   Cookie Policy   Privacy   Termini e Condizioni d'Uso   Web TV  
 
Cerca
powered by Roma Virtuale :: Web Agency